COSTIERA AMALFITANA E CAPRI

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  • Maiori
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  • Ravello
  • Vietri sul mare

Tab 1

COSTIERA AMALFITANA E CAPRI

Tra magia e sogno, luoghi di rara bellezza, colori, suggestioni e tradizioni che hanno ispirato artisti e poeti di tutto il mondo. Come non lasciarsi rapire dalla visione di scenari unici, una costa frastagliata ricca di storia e leggende. Calette nascoste visibili solo dal mare. Di seguito uno degli itinerari suggeriti dal nostro crew.

Il clima

In queste località il clima è sempre mite. Le temperature non scendono quasi mai al di sotto degli 8/10 gradi. Il periodo primaverile e quello estivo fino al mese di ottobre inoltrato risultano essere i periodi migliori per la navigazione.


La costiera amalfitana, magicamente sospesa tra il cielo azzurro ed il mare blu cobalto, è uno dei 50 siti italiani inseriti dall'UNESCO nella World Heritage List. Situata a sud della penisola sorrentina, si affacciata sul mar Tirreno e sul Golfo di Salerno, delimitata a ovest da Positano e a est da Vietri sul Mare. Prende il nome dalla città di Amalfi ed è un tratto di costa famoso in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, un ambiente unico in quanto perfetto esempio di paesaggio mediterraneo, con uno scenario di grandissimo valore culturale e naturale, dovuto alle sue caratteristiche topografiche e alla sua evoluzione storica. In questo tratto di costa vi è un susseguirsi continuo di promontori ed insenature, baie e fiordi, intervallati da spiagge ciottolose e scogli su cui si ergono torri di avvistamento normanne, testimonianza della difesa delle popolazioni locali contro gli attacchi saraceni. Dal mare si passa direttamente alla montagna, i cui crinali sono stati "terrazzati" nel corso dei secoli e coltivati ad agrumi, viti e ulivi. I 'giardini' terrazzati per la coltivazione degli agrumi costituiscono l'impareggiabile caratteristica del sito. I limoni della costiera Amalfitana sono di una qualità dolce, poco agra e di sapore rotondo, che viene detta 'pane', in quanto si può gustare a fette, come dessert, oltre ad essere utilizzato per produrre il celebre 'limoncello', un liquore aromaticissimo, dal colore giallo chiaro e dallo stupendo profumo di limone.

La costiera amalfitana si estende per 11.231 ettari e comprende 16 Comuni della provincia di Salerno, un rincorrersi di paesini incastonati nella roccia, collegati tra loro dalla panoramica SS.163, costruita in epoca borbonica nella prima metà del XIX secolo e da sempre considerata una delle strade più belle d'Italia. Tra i luoghi più famosi:

Amalfi, la cittadina che dà il nome alla Costiera, ricca di storia e cultura, fu la prima delle quattro Repubbliche Marinare e per lungo tempo detenne il monopolio dei traffici commerciali con l'Oriente. Il Duomo di Sant'Andrea, con la scenografica scalinata, il campanile in stile arabo-normanno ed il suggestivo Chiostro del Paradiso è tra i monumenti più visitati della costiera.
Atrani, il più piccolo comune d'Europa, con le chiese di San Salvatore del Birecto e di Santa Maria Maddalena, si apre ad anfiteatro naturale verso il mare, offrendo al visitatore scorci suggestivi e pittoreschi.
Cetara, piccolo borgo di pescatori, specializzato nella pesca di alici e tonni, famoso per la realizzazione di pietanze culinarie particolarmente apprezzate, come la colatura di alici.
Conca dei Marini, con la Grotta dello Smeraldo di rara bellezza, è il paese della sfogliatella Santa Rosa, realizzata per la prima volta, secondo la tradizione, nel monastero di Santa Rosa, aggrappato alle pareti scoscese di uno sperone roccioso.
Furore, con il suo famoso fiordo, scavato nel corso dei secoli dal torrente Schiato, conosciuto anche come il "paese dipinto", per i bei murales artistici "en plein air".
Maiori, con la sua larga spiaggia, la Collegiata di Santa Maria a mare e il Castello di San Nicola de Thoro Plano. Conosciuta come l'antica Reghinna Major, divenne nel secondo dopoguerra, l'ambientazione preferita del regista neorealista Roberto Rossellini.
Minori, l'antica Reghinna Minor, residenza estiva dei Romani, vanta un'antica tradizione nella produzione di pasta artigianale. Circondata da lussureggianti giardini terrazzati, il piccolo paese vanta tesori architettonici di rara fattura, come i resti della villa archeologica marittima romana, risalente al I secolo d.C., la Basilica di Santa Trofimena.
Positano, la perla della Costiera Amalfitana, mondana e modaiola, una delle località più conosciute, luogo di villeggiatura fin dall'epoca dell'impero romano, con le sue bianche case degradanti verso il mare, i suoi piccoli corsi ricchi di botteghe dove poter acquistare prodotti dell'artigianato locale e le tantissime "scalinatelle" che dall'alto del paese giungono in basso. Apprezzata da artisti e personaggi del jet-set sin dal primo dopoguerra, la cittadina è famosa per la produzione artigianale di sandali in cuoio e vestiti in cotone e lino (c.d. moda Positano), per i bei palazzi otto-novecenteschi ed i paesaggi da cartolina con lo sfondo della cupola maiolicata della Chiesa dell'Assunta e le isole Li Galli.
Praiano, dove i Dogi di Amalfi trascorrevano l'estate, con le chiese di San Luca e San Gennaro e i relativi Belvedere, il paese in cui si respira un'atmosfera autentica e genuina, lontana dal turismo di massa.
Ravello, la città della musica, incanto della Costiera per la bellezza del Duomo, l'eleganza delle prestigiose Villa Cimbrone e Villa Rufolo e l'Auditorium Oscar Niemeyer; adagiato a 350 metri di quota. Buen retiro di personaggi del jet-set, è sede di uno dei più antichi festival musicali italiani, il Ravello Festival, che propone ogni anno un tema nuovo che abbraccia tutte le discipline artistiche.
Scala, il paese più antico della Costiera Amalfitana, che diede i natali a fra' Gerardo Sasso, fondatore dell'Ordine dei Cavalieri di Malta;
Tramonti, paese collinare della Costiera Amalfitana, immerso nel verde dei Monti Lattari, luogo ideale in cui fermarsi per apprezzare i sapori autentici della cucina contadina, tra boschi di castagni e terrazzamenti di vigneti secolari che producono vini corposi e forti (tintore).
Vietri sul Mare nota in tutto il mondo per la produzione di ceramiche artistiche dai colori vivi e solari e la sua frazione Albori che fa parte del club "I borghi più belli d'Italia".

Tab 2

Salerno

Salerno
17°
Fair
Wind: SE 4.83km/h

Per chi volesse approfittare della base a Salerno, per visitare la città, possiamo senz'altro consigliare una passeggiata sul lungomare per addentrarsi poi nell'affascinante centro storico.

La storia

Fondata dai Romani nel 197 a.C. , Salerno fu contesa tra i Goti e i bizantini per poi diventare longobarda dal 552 e diventò parte del Ducato di Benevento nel 646. Quando nell'849 il ducato si frazionò in due principati, Salerno divenne la capitale di uno di questi. Con la morte di Guaimario IV che fu assassinato nel 1052, il dominio Longobardo nonostante il figlio Gisulfo II, era ormai destinato a finire. Nel 1076 Roberto il Guiscardo assediò la città e il principato passò sotto il dominio normanno.
Dopo un periodo di dominio Svevo, a partire dal XIV sec. Salerno divenne dominio dei Principi di Sanseverino e, nel XV sec. vide gli scontri tra Angioini e Aragonesi.
Nel 1656 Salerno fu colpita dalla peste che ne decimò la popolazione a a seguire due forti terremoti nel 1688 e nel 1694. Solo nella seconda metà del Settecento, Salerno si riprese lentamente e con l'Unità d'Italia del 1861, Salerno era tra le maggiori province industrializzate italiane per la nascita delle fabbriche tessili, e vide un florido periodo di sviluppo socio-economico.

Da vedere

Meritano sicuramente una visita il Duomo di S.Matteo e la sua crip-ta. Il duomo costruito da Roberto il Guiscardo nel 1080 circa, rap-presenta un capolavoro arabo-normanno. La cattedrale ha due basi-liche a tre navate, una superiore e un'altra inferiore. La basilica infe-riore ospita la cripta dove nel 1081 vennero riposte le spoglie di San Matteo, patrono della città, e dei Santi Martiri Salernitani. La cripta è spettacolare: in stile barocco con volte a crociera, ha affreschi e mo-saici di rara bellezza.

Il castello d'Arechi, medievale, merita una visita anche solo per ammirare il panorama mozzafiato. Infatti, domina dall'alto di Colle Bonadies tutta la città di Salerno. Il castello fu costruito verso la metà dell'VIII secolo per volere del principe longobardo Arechi II quando Salerno divenne capitale del ducato di Benevento.

Altro spettacolare panorama è quello che si può ammirare dai Giardini della Minerva, raggiungibile tramite la scala mobile. I giardini sono famosi per la coltivazione delle piante officinali dell'antica Scuola Medica Salernitana.

Curiosità

Festività: La festa del patrono S.Matteo si tiene il 21 settembre con una processione che si conclude con la caratteristica corsa sulle scale del Duomo.

Tab 3

Cetara

Cetara
17°
Fair
Wind: SE 4.83km/h
La storia

Cetara è un piccolo borgo di pescatori che porta con sè una grandiosa storia che inizia già nel Medioevo. La sua fondazione risale al IX secolo, quando una colonia di Saraceni si stabilì in questa località.
Cetara fece parte del ducato di Amalfi, partecipando alle attività marinare e commerciali con l'Italia meridionale, l'Africa settentrionale e l'impero di Bisanzio. Dal 1030 apparteneva all'Arcivescovo di Amalfi che impose la tassa sulla pesca. Fece parte anche della Repubblica di Amalfi. Gli abitanti di Cetara erano i migliori pescatori della Costa. Nel XII secolo fu costruita la torre di avvistamento, ancora oggi esistente e simbolo del paesino, utilizzata nel XIV secolo per difendersi dalle invasioni turche del 1543. Dal 1833, Cetara, diventò nuovamente un comune indipendente. è famosa per le tonnare ("cetaria" da cui deriva il nome ).

Da vedere

Sicuramente si fa notare la spettacolare Torre Vicereale che si erge in tutto il suo splendore sulla costa. è una torre del periodo angioino per la parte in pianta circolare, successivamente aragonese per i due piani di sopraelevazione. Poi è stata ancora modificata e in parte stravolta a partire dal 1800. Oggi ospita il Museo del Mare.

Chiesa di S.Francesco con il chiostro e il Complesso Francescano edificato alla fine del XIV secolo. Nella Chiesa, ad unica navata, sulla volta sono presenti numerosi affreschi degni di nota.
Scendendo a terra non si può non visitare almeno una delle botteghe dove si lavora per la conservazione del tonno e delle alici, antica e ancora oggi principale attività del borgo. Così come merita sicuramente una sosta pranzo per assaporare "gli spaghetti con la colatura d'alice".

Le spiagge

Le spiagge nel primo tratto della Costiera Amalfitana, tra Vietri e Cetara:

La baia
Spiaggetta ciottolosa che sorge nel cuore dell'antico borgo marinaro di Cetara. Molto suggestiva per il suo fascino d'antichità che si avverte anche dalle architetture dei locali circostanti, principalmente ristorantini tipici e negozietti di souvenir e abbigliamento per l'estate.

La Crespella
Spiaggia di ridotte dimensione e spesso molto affollata per la presenza di un unico stabilimento, regala la splendida vista dei piccoli "Faraglioni" e della storica torre saracena che sicuramente la rende una meta tra le più curiose.

Marina di Vietri
Scogliera che regala la vista dei "Faraglioni" e de "I Due Fratelli" : bar, ristorantini e pasticcerie deliziano i turisti per soste e degustazioni più o meno lunghe.
Gli stabilimenti balneari da una parte e la spiaggia libera dall'altra assicurano una piacevole accoglienza turistica.

Marina di Albori
Il casale di Albori, poco più di 350 anime, tra i borghi tra mare e montagna più antichi d'Italia per le vie, le scale, le strettorie, per le case costruite in pietra con tetti a cupola e la piazzetta, possiede tre spiagge collegate da una lunga scalinata, una sulla destra ed una sulla sinistra del ruscello Albule, l'altra sotto il costone roccioso.

Marina di Cetara
Piccola spiaggia dietro il Porto di Cetara, formatasi dopo il terremoto degli anni 80, si affaccia sulla bella baia di Collata. E' provvista di uno stabilimento balneare ed è raggiungibile in auto.

Lido Portuense
Sorge dietro al porto di Cetara, composta da sabbia e ciottoli, è una gradevole spiaggia anche per la sua posizione, soggetta a fresche brezze marine che accarezzano la sua superficie.

Spiaggia Lannio
Spiaggia sabbiosa che si trova prima di raggiungere del centro di Cetara, prende nome dal lamento delle anime dei monaci trucidati dei saraceni, possiede scoglie piatti ed un piccolo bar all'inizio della spiaggia.

Per chi naviga

Il porticciolo di Cetara, è costituito da una banchina di riva lunga 141 m e da un molo di sopraflutto a due bracci lungo circa 250 m.

Pericoli: prestare attenzione sia in entrata che in uscita per la presenza di una barriera sommersa.

Orario di accesso: continuo.

Fari e fanali: 2630 (E 1729.1) - fanale a lampi rossi, periodo 3 sec., portata 6 M sull'estremità del molo di sopraflutto; 2630.3 (E 1729.12) - fanale a lampi verdi, periodo 3 sec., portata 3 M sull'estremità del molo di sottoflutto.

Fondo marino: sabbioso.

Fondali: in banchina da 3,50 a 4,30 m; in prossimità dei pontili da 5,80 a 8,50.

Radio: vhf canale 16 (canale Salerno).

Posti barca: circa 50.

Lunghezza massima: 13 m.

Venti:Nord, Sud-Ovest, Sud-Est.

Traversia: Sud-Est.

Rade sicure più vicine: porto di Salerno.

Coordinate

CETARA
40"38', 81 N 14"42', 27 E

Curiosità

Festività: il 29 giugno in occasione della festa dei SS. Pietro e Paolo, a Cetara vi sono eventi e manifestazioni che si concludono con spettacolo pirotecnico a mare;
il 22 luglio, invece, la Sagra del tonno, riempie il piccolo borgo di gente proveniente da tutta la provincia e non solo.

Gastronomia: Sono prodotti tipici locali le alici e il tonno in tutte le varianti (sotto olio, sotto sale, essiccate, ecc.).

Tab 4

Amalfi

Amalfi
17?
Fair
Wind: SE 4.83km/h
https://www.flickr.com/photos/leandrociuffo/9704316276/in/photolist-fMxa8S-cFA5ay-cFiMyL-dbgtaN-a1RdWW-89D184-dbgtky-81atPA-nMqPkH-a1Rgay-8puMY2-8pxYJw-dbhVkS-r7Djq8-nMqG6H-21ge5K-5dAQXb-9arVj6-cGD4UW-cGDhu7-cFzRFG-cFzNNQ-inNT56-9av6eq-9atW8G-9arYSa-a1Rzu9-cHPG1Y-9qkvsQ-dESPRE-dbg8bY-cHPNkL-9tKecx-8PtdgM-5EtQYA-3kXAD4-nBWJfa-81au6j-9aWehp-5PUzCu-a1NmYk-8EKhTA-a1RfK3-817jDx-81auks-817j8z-817jkB-817jec-a1No3p-dbhQTF/
La storia

Sulle origini di Amalfi non vi è certezza, ma sembra sia stata fondata dai Romani che vi si rifugiarono per difendersi dalle invasioni germaniche e longobarde e venne utilizzata come roccaforte del Ducato bizantino di Napoli. Divenne una delle quattro Repubbliche marinare italiane a partire dal IX sec. ed ebbe la supremazia del traffico marittimo e sviluppò il commercio con le popolazioni vicine.
A partire dall'anno 1039 Amalfi fu assediata e vittima di contrasti che la cambiarono notevolmente. Fu sotto il principe di Salerno Guaimaro V e poi sotto Roberto il Guiscardo. Venne poi conquistata dai Normanni con Ruggiero II nel 1131, grazie al quale si risollevò. Durante tutto il Medioevo fu il fulcro del traffico marittimo delL'Italia meridionale. Fu famosa sia per la flotta mercantile sia per la flotta militare che seppe fermare gli Arabi. Oggi resta L'antico Arsenale della Repubblica delL'XI sec. a testimonianza di quei tempi. L'Arsenale veniva utilizzato principalmente per la costruzione di navi da guerra. Il susseguirsi delle varie dominazioni indebolirono Amalfi che riacquistò il suo antico splendore solo nel 1800 con Giuseppe Bonaparte prima e con Gioacchino Murat poi, che ordinarono la costruzione di una strada che collegasse Napoli alla Costiera.

Da vedere

La cattedrale di Sant'Andrea, in stile arabo, con la spettacolare scalinata di 62 scalini e le sue due basiliche, la più antica del VI sec. e la basilica Maggiore del IX sec.

Il Chiostro del Paradiso con archi a sesto acuto tipici delL'arte arabo-normanna e con sei cappelle affrescate con pitture del Trecento.

L'Arsenale un tempo utilizzato principalmente per la costruzione di navi da guerra, oggi è la sede delL'omonimo Museo (in estate, aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle 20), testimonianza della potenza marinara.

Le Cartiere e il Museo della Carta Tra le più antiche, la Cartiera Amatruda ai piedi della panoramica Valle dei Mulini.

Le spiagge

Marina Grande
Al centro del paese, è una delle mete predilette dai turisti di tutto il mondo. Presenta una spiaggia estesa ed affollata ma ben servita da stabilimenti balneari.

Castiglione
E' la frazione marinara di Ravello, antica città medievale nota per i caratteristici paesaggi che regala una piccola spiaggia sabbiosa, circondata da circa cento metri di scogliera alla quale si accede percorrendo una scalinata di 186 gradini che parte dalla Statale Amalfitana ed è facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e privati.
Ha un unico stabilimento balneare e due zone libere assolate fino al primo pomeriggio.

Atrani
Una parete rocciosa protegge il piccolo comune di Atrani e la sua minuscola spiaggia di circa 130 metri. Una giornata è sufficiente per visitare il borgo storico e trascorrere qualche ora in uno degli stabilimenti sul lido sabbioso. Facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e privati, vi si accede percorrendo una strada che costeggia il mare.

Duoglio
è una delle spiagge in ciottoli più incantevole della Costiera Amalfitana. Dista circa 1 km da Amalfi ed è raggiungibile percorrendo quattrocento scalini che conducono ad acque limpide e terse. Due sono gli stabilimenti attivi uno dei quali, il "Lido degli Artisti" che noleggia attrezzature per gli sport d'acqua, quali immersioni, windsurf e canoa.

Santa Croce
La spiaggia di Santa Croce prende il nome dalla cappella dedicata alla Santa Croce di cui è ancora possibile vedere i resti.
La spiaggia è soleggiata fino al primo pomeriggio, è particolarmente nota per le sue acque limpide e trasparenti. Raggiungibile solo dal mare.

Da Amalfi a Positano troviamo le spiagge di Praiano che si sviluppano dallo stretto fiordo di Furore fino alla spiaggia della Gavitella.
La piccola spiaggia di Furore è uno dei luoghi più caratteristici e fotografati della costa, E' illuminata dal sole solo nel pomeriggio. Si può raggiungere facilmente via mare o scendendo lunghe e ripide scalinate che giungono fino al mare.
Subito dopo Furore si incontra L'altrettanto profonda baia di Marina di Praia, una stretta spiaggia di sassi chiusa su tre lati da un'alta scogliera percorsa da una passeggiata panoramica che la risale fino dietro L'alta torre saracena.
La spiaggia della Gavitella invece grazie alla sua esposizione ad ovest oltre a godere di una splendida vista sulle isole di Capri e Li Galli è uno dei pochi luoghi della scogliera da dove si possa godere del sole fino al tramonto ed è infatti sede di un celebre ristorante situato proprio al centro della spiaggia, perfetto per una romantica cena ammirando il sole tramontare. E' raggiungibile da mare o attraverso una ripida scalinata di oltre quattrocento gradini.

Per chi naviga

Il porto di Amalfi è protetto a SW da un molo foraneo di 190 m e ad Est da un molo di sottoflutto (molo di levante); tra il lato Est di detto molo e un nuovo molo si sviluppa una darsena turistica attualmente non praticabile.

Pericoli: è pericoloso ormeggiarsi in porto con forti venti provenienti dal I e II quadrante; presenza di gavitelli in ambito portuale, in prospicenza dei pontili di ormeggio.

Orario di accesso: limitato dalle 08,00 alle 20,00.

Accesso: è consentito l'accesso dopo le ore 20,00 per chi conosce bene il porto; entrare con cautela (velocità massima 3 nodi) dando precedenza alle unità in uscita: Le unità dotate di apparato vhf devono contattare l'Autorità Marittima.

Fari e fanali: 2620 (E 1718) - fanale a lampi rossi, periodo 5 sec., portata 2 M sulla testata del molo foraneo; 2624 (E 1720) - fanale a luce fissa verde, 2 verticali, portata 3 M, sulla testata del molo di levante.

Fondo marino: sabbia e fango.

Fondali: in banchina da 2 a 6 m.

Radio: Vhf canale 16 - 12.

Posti barca: 300 di cui 3 per il transito.

Lunghezza massima: 30 m.

Venti: inverno NE, estate SSE.

Traversia: NE.

Ridosso: molo foraneo ridossato da ponente e maestrale; molo di levante ridossato da grecale.

Rade sicure più vicine: in presenza di condimeteo da sud e da SE è consigliabile dirigersi verso il porto di Salerno, in quanto il porto di Amalfi non risulta protetto da questi settori (I e II quadrante).

Coordinate

AMALFI
40"37',94 N 14"36',13 E

Curiosità

Festività: Ad Amalfi si tiene la Regata Storica delle Repubbliche Marinare in cui si ritrovano le 4 antiche repubbliche marinare italiane (Genova, Pisa, Amalfi e Venezia) che a rotazione, organizzano ogni anno nelle acque antistanti la propria città, la Regata Storica, corredata di corteo e sfilata degli sbandieratori. Un evento molto antico e suggestivo.

Gastronomia: Il prodotto tipico per eccellenza di Amalfi (e in realtà di tutta la Costiera Amalfitana) è il limoncello.

Tab 5

Positano

Positano
17?
Fair
Wind: SE 4.83km/h
La storia

Le origini di Positano sembrano molto antiche. Gli archeologi hanno ritrovato resti che risalgono alla preistoria; in epoca della Grecia classica era ancora poco abitata. Si è sviluppata e popolata, come Amalfi, nelL'epoca Romana.
Positano ha una struttura particolarissima. Si sviluppa in altezza con un insieme di vicoli e stradine ricche di botteghe e ristorantini. Un paesino arroccato che scende fino al mare, un mare spettacolare dal colore blu cobalto.

Da vedere

Oltre alle sue spiagge bellissime, dalla più affollata Marina Grande alle più nascoste spiagge del Fornillo e di Laurito, Positano merita sicuramente una passeggiata nei suoi vicoletti.

Bellissima la Chiesa di Santa Maria Assunta con la cupola interamente maiolicata e L'interno in stile classico con colonne e capitelli ionici in oro. E' qui che risiede anche la Madonna nera col Bambino risalente alL'epoca bizantina del XIII sec.

Dal mare invece, è possibile notare le numerose torri saracene, utilizzate per avvistare i nemici e proteggere il territorio dalle loro invasioni.

Le spiagge

La spiaggia di Marina Grande è la spiaggia del paese, la più grande ed affollata. Da qui si possono vedere le isole de Li Galli ed alle spalle le colorate casette del borgo.

Dalla spiaggia di Positano si raggiungono tante spiagge della zona, alcune a piedi lungo i sentieri o con barchette che si offrono per brevi passaggi via mare.
La più vicina è la spiaggia di Fornillo, si raggiunge attraverso una breve passeggiata lungo la costa rocciosa partendo proprio dal molo, è certamente meno affollata di Marina Grande, ma frequentata soprattutto da giovani che la preferiscono per la maggiore riservatezza.

La spiaggia di Laurito è un adorabile fazzoletto di sabbia e rocce sul mare che si raggiunge scendendo una scalinata dalla piazza delL'Hotel San Pietro. è piccola, ma preziosa, con un albergo e ristorante praticamente sulL'acqua dove una volta nella vita tutti sognano di fermarsi.

La spiaggia di Arienzo si raggiunge scendendo una lunga scalinata che costeggia gli ingressi ed i parchi delle residenze di Vip internazionali. E' la spiaggia dove il sole tramonta più tardi e quindi la più ricercata per L'aperitivo serale.

Per chi naviga

Nell'ampia insenatura di Positano esiste una banchina di riva, un pontile in ferro (dove attraccano gli aliscafi e motonavi adibite al trasporto di passeggeri) e una spiaggia. Si consiglia l'ormeggio in rada, a circa 300/400 m dalla spiaggia Marina Grande (fondale 25/30m), di fronte al paese; dare precedenza alle unità di trasporto passeggeri; evitare di ormeggiare nello specchio acqueo prospiciente la banchina di approdo.

Pericoli: attualmente la banchina è agibile per soli 38 ml, adibiti per l'attracco di aliscafi e motonavi per trasporto passeggeri.

Orario di accesso: continuo

Accesso: precedenza a unità trasporto passeggeri

Fondo marino: sabbioso.

Fondali: in banchina da 0,5 a 2,5 m.

Radio: vhf canale 16

Posti barca: 150 su gavitello.

Lunghezza massima: 20 m.

Divieti: di ormeggio in banchina: è consentito l'accosto nel tratto agibile solo per imbarco/sbarco passeggeri.

Venti: Sud, Sud-Est.

Traversia: II e III quadrante.

Rade sicure più vicine: Porto di Salerno e porto di Amalfi.

Coordinate

POSITANO
40"37',63 N 14"29',10 E

Curiosità

Festività: La festa patronale di S.Vito, presenta un ampio programma di eventi e processioni per tutta la settimana che precede il 15 giugno.

Prodotti tipici: Artigianato e tessile caratterizzano la famosa è Moda Positano, con abiti leggeri e tessuti principalmente in cotone e lino;

Tab 6

Sorrento

Sorrento
17?
Fair
Wind: SE 4.83km/h
La storia

Le origini di Sorrento sono ancora dubbie ma sicuramente antichissime. Gli archeologi hanno ritrovato reperti delL'età etrusca oggi conservati nel Museo Correale. Alcuni elementi potrebbero addirittura ricondurla alla presenza dei Greci che diedero alla città la pianta urbana ancora presente e visibile nel centro storico. Poi si sono succeduti gli Oschi e i Romani, poi la sottomissione a Bisanzio, ai Longobardi, ai Normanni e al positivo influsso degli Aragonesi. Subì successivamente gravemente il saccheggio dei Turchi nel 1558 e per questo successivamente fu fortificata con le mura e con le torri costiere di avvistamento.
In virtù di tutte queste successioni, oggi Sorrento è ricca di monumenti e famosa per le sue ville. Ha dato inoltre i natali a Torquato Tasso e per la sua bellezza, Sorrento è stata scelta come set di numerosi film ( uno fra tutti "Pane amore e .. con Sofia Loren Vittorio De Sica)

Da vedere

La Cattedrale dedicata ai SS.Filippo e Giacomo risale al XV sec. In stile romanico, merita una visita per il portale laterale in stile rinascimentale e per le tele alL'interno degli artisti della Scuola napoletana del '700.

La chiesa di S.Francesco con il suo Chiostro con archi incrociati in tufo. L'origine del monastero è delL'VIII sec.

Palazzo Veniero risalente al XIII sec. di epoca tardo bizantino ed arabo.

Le spiagge

Spiaggia di Ieranto
è una delle spiagge più incredibili della penisola Sorrentina. Composta da sabbia, ciottoli bianchi, fauna variegata e flora spontanea, un mare cristallino e un panorama paradisiaco che volge al faro di Punta Campanella e ai Faraglioni di Capri. Non sono presenti strutture balneari.

Marina di Cassano
Situata nelL'antico borgo dei pescatori si trova la spiaggia di sabbia vulcanica di Marina di Cassano, a pochi km di distanza da Sorrento. L'accesso è possibile solo percorrendo tipiche rampe di scale lungo una falesia di circa 100 metri. La spiaggia ospita stabilimenti balneari attrezzati e zone di balneazione libere. Inoltre, dispone di un piccolo porticciolo con una lunga banchina riservata al diporto e alL'ormeggio delle imbarcazioni da pesca. Ci sono diversi punti di ristoro, concentrati prevalentemente in prossimità della riva del mare.

Marina di Vervece (Massa Lubrense)
Accoglie i visitatori nella splendida cornice del suo borgo marinaro e della sua lunga scogliera. Possibilità di praticare sport acquatici: canoa, windsurf, vela e immersioni. E' consigliata L'immersione allo scoglio del "Vervece" le cui pareti sono piene di vita. Una lenta discesa fino a 12 metri di profondità d' la possibilità di ammirare la Madonnina del Vervece, una bella statua di bronzo protettrice dei subacquei.

I bagni di Regina Giovanna
I Bagni della Regina Giovanna sono una spiaggia di scogliera rocciosa naturale a picco sul mare, situata sul capo di Sorrento. Gli scogli sono di pietra levigata e liscia, il suggerimento è di indossare calzature comode per camminarci senza fatica. Una scalinata in legno consente L'accesso ad una piscina di acqua di mare turchese, incorniciata da pareti di roccia ricoperte di ginestre colorate. Un arco naturale permette alL'acqua di riversarsi nel mare aperto di fronte alla scogliera.

Per chi naviga

Il porticciolo di Sorrento è costituito da un molo di sopraflutto a due bracci orientato per NE-ENE, da una banchina di riva e da un moletto di sottoflutto.

Orario di accesso: continuo.

Accesso: Le unità in ingresso e/o in uscita dal porto dovranno procedere alla minima velocità loro consentita per il governo, avendo cura di evitare di generare eccessivo moto ondoso all'interno del bacino portuale. Le altre unità, comprese le unità da diporto ed i motopescherecci, in navigazione in prossimità delle navi adibite a servizio di linea dovranno parimenti procedere a velocità ridotta mantenendosi a distanza di sicurezza e valutando l'eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo. In ogni caso, anche al di fuori dei casi sopra menzionati, la velocità in ambito portuale non dovrà essere superiore a 5 (cinque) nodi.

Fari e fanali: 2588 (E 1698) - fanale a lampi verdi, periodo 3 sec., portata 5 M, sulla testata del molo.

Fondo marino: sabbioso.

Fondali: in banchina da 1,8 m a 7 m.

Radio: Vhf canale 09 porto turistico; 16/13 Locamare Sorrento.

Posti barca:280.

Lunghezza massima: 40 m.

Divieti: è vietata la balneazione e la pesca in porto.

Venti: II quadrante.

Traversia: Nord-Ovest.

Ridosso: IV quadrante.

Rade sicure più vicine: Marina di Meta.

Coordinate

Marina Piccola - SORRENTO
40"37',83 N 14"22',70 E

Curiosità

Festività: Il santo patrono a Sorrento si festeggia il 14 febbraio con S.Antonino Abate e, coincidendo anche con S.Valentino, tutto il paese si prepara per festeggiare anche gli innamorati!

Gastronomia: I limoni di Sorrento sono alla base di molti piatti e dolci della tradizione sorrentina. Tra tutti oltre al limoncello, merita sicuramente l'assaggio la Delizia al Limone, fatta con limoncello e crema di limone su Pan di Spagna.

Tab 7

Capri

Capri
17?
Fair
Wind: SE 4.83km/h

Altro gioiello del Golfo di Napoli, isola internazionale, regina della mondanità, con le sue coste alte e frastagliate e una stupenda vista su tutto il golfo più scenografico d’Italia è Capri, che a differenza delle vicine Ischia e Procida non è di origine vulcanica, ma di origine carsica. Isola rinomata in tutto il mondo, ricca di storia e cultura, ma anche sede di inestimabili bellezze naturali, come la famosissima Grotta Azzurra, in cui magici effetti luminosi sono stati da sempre descritti da moltissimi scrittori e poeti e i celebri Faraglioni che creano uno spettacolare effetto scenografico mozzafiato e senza eguali.


La storia

Come il resto della Campania, la storia di Capri si riconduce a quella del Mar Mediterraneo. Anche qui resti archeologici hanno testimoniato la presenza di vita primitiva. Ma i primi che hanno realmente dato il giusto valore alla bellezza di Capri sono stati i Romani. L'imperatore Augusto e L'Imperatore Tiberio, infatti, qui edificarono numerose ville.

Da vedere

Dal mare, scorci suggestivi e affascinanti, il colore dell'acqua di un blu intenso ha reso famosa la Grotta Azzurra; le sue calette nascoste, l'Arco Naturale e la costa frastagliata la rendono unica.

A terra, un mix di storia, cultura e mondanità. Un must sono la suggestiva "Piazzetta" panoramica e la Villa Jovis, residenza estiva delL'imperatore Tiberio, che si erge in posizione dominante e spettacolare sul promontorio orientale delL'isola. Altra villa posta in uno dei punti più panoramici delL'isola è Villa San Michele sul versante nord-orientale di Anacapri. Fatta costruire da Axel Munthe su quella che un tempo era una villa imperiale romana e dove era la cappella medievale dedicata a San Michele. Oggi è un museo aperto al pubblico che ospita la testa di Medusa che adornava il Tempio di Venere a Roma, affreschi e sculture di epoca romana, il busto marmoreo delL'imperatore Tiberio, la sfinge egizia e altri reperti e opere che Munthe aveva raccolto e collezionato nei suoi viaggi.

Le spiagge

Marina Grande
E' la spiaggia più grande e più popolata di Capri, ma anche la più attrezzata. Fatta di sabbia e ciottoli.

Marina Piccola
E' una bella caletta e approdo meridionale dell'isola. Vi sono due spiaggette libere dove si scorge Lo scoglio delle Sirene e altre spiaggette attrezzate con lidi e ristorantini.

Gradola (Anacapri)
Vi è uno stabilimento balneare vicinissimo alla Grotta Azzurra, con un ristorantino elegante dove è possibile assaporare piatti tipici della cucina mediterranea.

In barca è possibile vedere numerose calette e grotte. Nell'ordine, partendo dalla Marina Grande verso La Grotta Azzurra, vi è Cala del Rio e la Cala del Tombosiello. Vi è poi Cala Ventroso e andando verso Punta Tragara, vi è L'albergo dei Marinai, una grotta utilizzata spesso per ripararsi dalle burrasche. Continuando dopo la splendida vista dei Faraglioni, verso la Cala del Fico, antistante la Punta Massullo, da cui si vede la Villa Malaparte, si raggiungono la Grotta Bianca accessibile solo dal mare e la Grotta Meravigliosa con effetti di luce spettacolari sulle stalattiti e le stalagmiti presenti. Superata la Punta Fucile, si giunge alla Grotta del Bue Marino, rifugio della foca monaca.

Per chi naviga

Il porto di Capri (Marina Grande) è protetto da due grandi moli: molo principale a ovest, a tre bracci, banchinato internamente e molo di sopraflutto a est, a due bracci, anch'esso banchinato internamente dal quale si dipartono alcuni pontili galleggianti. Un molo interno di sottoflutto divide il porto in due bacini distinti: quello di ponente destinato al traffico commerciale, e quello di levante a vocazione turistica; all'interno di quest'ultimo bacino c'è una darsena ricavata tra il molo di sottoflutto, la riva e un moletto a due bracci.

Pericoli: intenso traffico marittimo portuale dalle 07 alle 20.

Orario di accesso:continuo.

Accesso: in entrata le imbarcazioni da 30 m in su devono essere autorizzate; rispettare il movimento delle navi commerciali e dare precedenza alle imbarcazioni in uscita.

Fari e fanali: 2604 (E 1710) - fanale a lampi verdi, periodo 3 sec., portata 8 M sulla testata del molo foraneo; 2608 (E 1711) - fanale a lampi rossi, periodo 3 sec., portata 8 M sul molo di sopraflutto arretrato di circa 30 m dall'estremità del molo (mantenersi a non meno di 50 m dal fanale).

Fondo marino: roccioso.

Fondali: in banchina da 2 a 8 m.

Radio: Vhf canale 16-14; Vhf canale 71 (porto turistico).

Posti barca: 300 (porto turistico) di cui 30 per il transito.

Lunghezza massima: 60 m (porto turistico).

Divieti: è vietato ormeggiare nel porto commerciale, salvo autorizzazione della locale Autorità Marittima; esistono alcune zone di interdizione al transito, alla navigazione e allo svolgimento di qualsiasi attività lungo la costa dell'Isola di Capri: contattare l'Autorità Marittima.

Venti: dominanti in estate al mattino venti deboli da Est e nel pomeriggio da NW. D'inverno venti variabili; il vento da ENE è generalmente accompagnato da pioggia; i venti dal II e III quadrante sono in genere portatori di maltempo.

Traversia: NW per il porto turistico, NE per il porto commerciale Ridosso:da scirocco e libeccio.

Rade sicure più vicine: con il ponente la Grotta Bianca, con ostro o scirocco Marina di Caterola.

Coordinate

MARINA GRANDE - I. DI CAPRI
40"33',43 N 14"14',70 E

Curiosità

Festività: La festa patronale a Capri è il 14 maggio, in onore di S.Costanzo. Il momento più importante della festa è la processione in cui la statua bronzea viene portata dalla Piazzetta alla Chiesa di Marina Grande passando per il borgo marinaro.

Nel cinema: Capri è stata il set di numerosi film d'autore. Basti pensare al film "Il disprezzo" con la Brigitte Bardot sulla terrazza di Villa Malaparte.

Gastronomia: Molti piatti a base di pesce qui a Capri vengono fatti a regola d'arte. A parte questi, famosa è la "caprese" , insalata a base dei prodotti tipici locali, quali la mozzarella di bufala e i pomodori di Capri, con basilico fresco ovviamente conditi con olio extra vergine di oliva; e come dolci la torta caprese a base di mandorle e cioccolato fondente.

Tab 8

Atrani

Atrani
17°
Fair
Wind: SE 4.83km/h

Atrani è una delle più piccole città d'Italia, seconda soltanto a Fiera di Primiero. Arrampicato sulla roccia, a picco sul mare, Atrani è uno dei pochi comuni della Costiera ad aver conservato intatto il tipico aspetto del borgo di pescatori, una cascata di case inframmezzate da "scalinatelle", vicoli, cortili e piccoli giardini, che lo fa somigliare a un presepe, soprattutto la sera quando partono le “lampare” per la pesca. Il paese ha il suo centro nella piazza, sulla quale capeggia la Chiesa di San Salvatore e da cui ancora oggi partono le barche dei pescatori. Alle spalle di Atrani vi è la valle del fiume Dragone, dove la leggenda dice si nascondesse un drago sputa fuoco.


La storia

Atrani, al tempo delle repubbliche marinare, era abitata dalle famiglie più nobili di Amalfi. Qui i Dogi erano incoronati e seppelliti. Atrani ad Amalfi distano solo 700 metri; durante il periodo della Repubblica Amalfitana, Atrani fece parte della confederazione come città gemella e assisteva all'elezione dei dogi, la cui cerimonia di proclamazione e vestizione si teneva nella Chiesa di San Salvatore in Birecto. Il maremoto del 1343 sommerse buona parte del litorale e pose fine allo splendore di Amalfi e di Atrani, già provate dalle continue incursioni dei pisani del XII secolo. La peste nel 1643 mette a dura prova questo piccolo comune. Nel 1647, braccato dai soldati del viceré di Napoli, fece ritorno ad Atrani il capo popolo Masaniello, per nascondersi in quella che da allora viene chiamata “Grotta di Masaniello”. Proclamata la Real Repubblica,Masaniello fu acclamato “Capitano generale del popolo Napolitano”; ma nel luglio 1647 cadde vittima di una congiura. La Real Repubblica resistette fino all'aprile successivo, poi soccombette agli spagnoli. Negli anni che seguirono, le sorti di Atrani furono legate a quelle di Amalfi, il cui ducato, oramai decaduto, venne inglobato nel principato di Salerno.

Da vedere

La chiesa di San Salvatore de' Birecto
Costruita nel X secolo, così chiamata perché vi avveniva l'investitura dei Duchi di Amalfi con l'imposizione del berretto ("birecto") dogale, la chiesa ha pianta quadrata con pronao antistante ed è suddivisa in tre navate con volte a botte. Al tempo della Repubblica di Amalfi la chiesa era la cappella palatina dove venivano incoronati i duchi e dove si depositavano le loro ceneri.

Collegiata di Santa Maria Maddalena
Sorta nel XIII secolo come ringraziamento degli atranesi alla Madonna per averli liberati dai predoni saraceni, la chiesa sorge sulle pendici del monte è posta invece la collegiata di Santa Maria Maddalena, che domina il paese nella sua parte orientale e si staglia nella luce con la sua cupola di maiolica e la facciata barocca.

Grotta di Masaniello
La Grotta di Masaniello, al di sotto della quale è situata la casa materna del celebre capopopolo napoletano, costruita in cima a 500 scalini e dove, secondo la tradizione, il rivoluzionario si rifugiò.

Grotta dei Santi
Una piccola cavità naturale, che si apre su un terrazzamento coltivato a limoni, dal perimetro di un quadrilatero irregolare e dalle pareti decorate da affreschi in stile bizantino, risalenti al XII secolo e raffiguranti i 4 Evangelisti.

Chiesa di S. Michele Fuori le Mura
Costruita nel 1100, è divenuta famosa per aver accolto, secondo la leggenda, i cadaveri della tremenda peste del 1656. Viene chiamata così perché situata all'esterno dell'antica cinta muraria della città. Vi si accede tramite una rampa di scale alla cui sommità è posto il campanile, sotto cui passa la via pedonale. L'interno della chiesa, mostra le pareti inclinate della roccia, occupate in lunghezza da tombe. La chiesa infatti era adibita a cimitero (fino al 1927) e prima era stata una vera e propria fossa comune in occasione della pestilenza del 1656.

Le spiagge

La spiaggia del comune più piccolo d'Italia è proprio davanti al borgo ed è tagliata in due dalla foce del fiume Dragone, spesso in secca nei mesi estivi. Il litorale sabbioso ha solo una piccola zona riservata alla balneazione libera, mentre il resto è occupato da stabilimenti balneari.

Coordinate

40"38',10 N 14"36',33 E

Curiosità

Atrani è stato più volte adoperato come set cinematografico per film e spot pubblicitari entrando a far parte dei borghi più belli d'Italia ed è patrimonio mondiale dell'umanità (UNESCO).
Alluvione del 2010
Il 9 settembre 2010, in seguito ad una violentissima alluvione, il fiume Dragone rompe gli argini ed esonda, invadendo la stradina principale della città. Colmo di fango, travolge tutto ciò che lo ostacola, compresa la giovane Francesca Mansi, il cui cadavere verrà ritrovato in mare solo il 2 ottobre 2010 nei pressi delle isole Eolie.

Tab 9

Maiori


La storia

Maiori, piccolo e caratteristico borgo marinaro, un tempo chiamato “Reghinna Maior” per distinguerlo dalla vicina cittadina Rheginna Minor (l'attuale Minori), è caratterizzato da una struttura a ventaglio aperto verso il mare, che gli ha donato una delle spiagge più estese della Costiera Amalfitana (quasi un chilometro). Le origini della città risalgono al periodo degli etruschi. La zona è ricca di resti di antiche fortezze e torri che testimoniano il passato medievale della città. Nel Medioevo fu il porto principale della Repubblica Amalfitana.

Da vedere

Collegiata di Santa Maria a Mare
Si trova sul monte Torina e prende il suo nome dalla Statua miracolosa della Vergine che secondo la leggenda nel 1204 arrivò galleggiando sulla spiaggia di Maiori. La chiesa che originariamente era dedicata a S. Michele Arcangelo è di origine antichissima e fu oggetto di vari interventi di restauro e di ampliamento.

Complesso monastico di Santa Maria Olearia
Questa abbazia è stata fondata nel 973 da monaci benedettini che in quel luogo realizzarono un frantoio per la produzione di olio. Da ciò deriva il nome di "S. Maria Olearia". Strutturato in tre cappelle sovrapposte, al livello più basso troviamo la più antica, la "Cripta". Sul muro orientale della Cripta si trovano gli affreschi meglio conservati di tutto il complesso: la "Vergine coi Santi".

Palazzo Mezzacapo
Il Palazzo Mezzacapo, costruito nella prima metà del XIX secolo, è stato ristrutturato completamente dalla famiglia Mezzacapo, Oggi è la sede degli uffici del comune e si trova al centro di Maiori. Un tempo residenza del Marchese Mezzacapo, esso è testimone del fiorente passato della città. Accanto al palazzo si trovano i giardini la cui disposizione forma una Croce di Malta.

Le spiagge

A Maiori si trova la spiaggia più lunga della Costiera Amalfitana (930 metri per 40 metri di profondità ed è una delle poche spiagge sabbiose della Costiera Amalfitana.). Una conformazione particolare dovuta alla catastrofica frana del 1954 che distrusse l'intero vecchio paese e creò la pianura di oggi. La spiaggia sabbiosa, facilmente accessibile a tutti, costeggiata dal lungomare, la presenza di numerosi alberghi e ristoranti vicini alla spiaggia, fanno di Maiori la meta prediletta delle famiglie con i bambini. I dintorni offrono numerose grotte e baie suggestive raggiungibili in barca. Tra le tante, la baia del Cavallo, con la sua spiaggetta e la Grotta Pandora, caratterizzata dalla presenza di stalattiti e stalagmiti e dal colore turchese dell’acqua che si riflette sulle pareti.
Autentica sorpresa della Costiera Amalfitana è ERCHIE, una frazione di Maiori: un piccolo borgo di pescatori addossato su una delle spiagge più belle e frequente della Costiera Amalfitana. Secondo la leggenda fu fondato da Ercole, giunto in Italia dalla Grecia. Qui l’acqua è sempre pulita e il sole si attarda fino al pomeriggio inoltrato.

Per chi naviga

Il porto di Maiori è situato lungo la Costiera Amalfitana, tra la Punta Salicerchio e la Punta dello Scarpariello. L’approdo è formato da un molo di sopraflutto a gomito ed un molo di sottoflutto. Nel periodo che va da maggio a settembre vengono allestiti alcuni pontili galleggianti, gestiti da alcune cooperative locali, per l’approdo di imbarcazioni di dimensioni medio-piccole. Cinque posti all’interno dell’area sono riservati al transito e non è consentito sostarvi per più di 48 ore. Il porto offre riparo dai venti di grecale e di tramontana, ma in presenza di vento di scirocco l’accesso può rilevarsi complicato. Laddove il vento sia particolarmente forte l’approdo è addirittura sconsigliato. In ogni caso, per chi entri nel porto con vento scirocco è bene tenersi sempre nella zona di accesso mediana. Nell’area portuale è presente anche un parcheggio per coloro che provengano da terra e un servizio di ritiro dei rifiuti. È anche possibile dare ancora in rada in prossimità dell’approdo, sia nella zona ad ovest del porto che in quella ad est, in corrispondenza della baia del Cavallo.

Porto di Maiori
Tel: 089-851279
Tel2: 340.5815990 (cooperativa ormeggi)
Fax: 089-851279 (Capitaneria di porto)
VHF: canale 16
Numeri utili: Società Cooperativa Nautica Maiori: 331 320 2881

Caratteristiche
Pescaggio da 2.00 a 4.50 mt.
Fondali: sabbioso
Pericoli: pericolo di incaglio nel molo di sottoflutto e di insabbiamento
Divieti: non è possibile restare per più di due notti nei posti riservati al transito
Traversie: ponente e levante
Ridosso: greco e tramontana
Posti Barca: 115
Lunghezza Max Barche: 15 mt.
Orario accesso al porto: continuo mt.

Coordinate

40"39',00 N 14"38',00 E

Curiosità

Il 9 giugno 2015, con decreto a firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, viene concesso a Maiori, il titolo di Città.

Eventi

Giugno: Wine and Music, manifestazione su arte e sapori della Campania.
Luglio: Jazz on the Coast, rassegna internazionale di jazz, potrete godere di buona musica tra le strade della cittadina animate di allegria.
Ottobre: Premio Rossellini, celebra il mondo del grande regista che in questa cittadina girò tanti dei suoi film.
1946: Paisà
948: L'amore
952-3: La macchina ammazzacattivi e Viaggio in Italia, 1954

Tab 10

Minori


La storia

In epoca romana fu denominata "Rhegina minor" in considerazione della città confinante Maiori, che essendo più grande , fu chiamata "Rhegina Maior" . Minori è stata sede vescovile per quasi mille anni dall'VIII al XVIII secolo d.C. Famosa per l'Arsenale e il cantiere delle galere fu elevata a diocesi nel 987 da papa Giovanni XV. Ebbe comune origine con Amalfi e con essa divise onori e glorie. Quando la Repubblica di Amalfi decadde, Minori subì la stessa sorte. I dogi della Repubblica vi soggiornarono spesso e alcuni di loro sono seppelliti nella Cattedrale. Per secoli Minori è stato l'unico paese della Costiera Amalfitana a conservare le spoglie di una santa, Santa Trofimena, che oltre che Patrona di Minori, è stata a lungo Patrona dell'intera Costiera e della Repubblica Marinara di Amalfi. Nel medioevo Minori, essendo uno dei principali cantieri della Repubblica marinara di Amalfi, fu saccheggiata dai Pisani. Un’epidemia di peste nel 1656 decimò la popolazione e solo alla fine dell'Ottocento tornò ad avere una certa importanza, principalmente per via dei suoi limoni e dei suoi mulini. Nel 1943, durante lo sbarco degli Alleati, Minori fu duramente colpita da bombardamenti. Oggi è stata riscoperta come una piccola gemma della Costiera da esplorare e gustare. Conserva ancora la conformazione tipica dei borghi marinari, fatta di viuzze e piazzette che scendono verso la piccola spiaggia, delimitata da un giardino adorno di una fontana con leoni dell'XI secolo. La cittadina è molto amata da turisti inglesi ed australiani.

Da vedere

Villa Marittima Romana
Minori custodisce la splendida Villa Marittima Romana del I sec. d.C, un raro esempio di villa sul mare, uno dei monumenti romani più importanti della Costiera Amalfitana. Costruita al tempo di Augusto, su un'estensione di circa 2500 metri quadrati, la Villa posta a brevissima distranza dal mare, era probabilmente di proprietà di un facoltoso personaggio della corte imperiale. Fu scoperta nel 1932. Sepolta dall'alluvione del 26 ottobre 1954, è stata poi riportata completamente in luce.
La costruzione si sviluppa intorno ad un vasto cortile, con piscina al centro, cinto da portico su tre lati in grandi arcate. Il quarto lato è occupato dal Ninfeo, splendidamente decorato con mosaici, stucchi e affreschi di stile pompeiano, che ben rappresentano quella che fu la “villa d'otium” in cui trascorrere i periodi di riposo dei nobili romani.

Duomo di Santa Trofimena
Completamente restaurato nel 1800, presenta tre luminose navate, divise da pilastri che determinano quattro valichi per ogni lato e un pulpito marmoreo del 1616. La parte più originale è la cripta a cui si accede da due scale che hanno inizio dalla balaustrata del presbiterio. La Basilica inferiore a tre navate venne restaurata nel '700 e contiene le spoglie di S.Trofimena. santa protettrice del paese.

Le spiagge

La spiaggia di Minori è lunga circa 250 metri ed è composta prevalentemente da sabbia fine. La spiaggia è esposta a Meridione e vi batte il sole per tutta la giornata.

Coordinate

40"39',018 N 14"37',6104 E

Curiosità

Una visita a Minori richiede obbligatoriamente una sosta al tempio della dolcezza della Costiera Amalfitana: la pasticceria di Salvatore De Riso (www.salderiso.it), il pasticcerie più famoso della Costiera Amalfitana e l’inventore della famosa torta ricotta e pere.

Tab 11

Ravello

Ravello, antica città medievale, conosciuta in tutto il mondo per la sua storia e per i suoi pregevoli monumenti, dista 5 km da Amalfi e a differenza della maggior parte dei paesi della Costiera Amalfitana, non si trova sul mare ma si raggiunge tramite una strada provinciale oppure a piedi partendo da Atrani. Famoso centro turistico, frequentato da numerose personalità attratte dal fascino delle sue architetture e delle sue famose ville, Ravello è situato su di una ripida rupe alta 315 metri s.l.m. e gode di una spettacolare vista panoramica sul Mare Tirreno e sul golfo di Salerno.


La storia

Ravello fu fondata nel V secolo. Intorno all'anno Mille un gruppo di nobili della Repubblica marinara di Amalfi, ribellatisi all'autorità del doge, vi si trasferì. La città da allora crebbe rapidamente, grazie agli intensi scambi commerciali verso il Mediterraneo. Raggiunse il suo massimo splendore nel IX secolo, sotto la Repubblica marinara di Amalfi e il Principato di Salerno. Divenuta sede vescovile nel 1086, nel corso del secolo successivo si confermò autentica potenza, con oltre 30.000 abitanti. Il declino economico e politico ebbe inizio in epoca normanna, divenne drammatico nel corso del Seicento e durò sino alla fine del XVIII sec. Questo declino, però, non intaccò per nulla la sua bellezza anzi, riscoperta da intellettuali e artisti dal XIX secolo, riacquistò la sua importanza come luogo di turismo culturalmente elitario.

Da vedere

Duomo di Ravello
fondato nel 1086 dal vescovo ravellese Orso Papice, il Duomo domina la piazza del Vescovado e presenta uno splendido portale a bassorilievi in bronzo che fu realizzato nel 1179 a Costantinopoli e poi portato per mare fino a questo borgo.

Villa Cimbrone
Cimbrone ha ospitato sovrani e nomi illustri dell’arte, della scienza e della politica. Un complesso di epoca romana costruita su antiche fondamenta di una villa patrizia. Il lussureggiante giardino della villa culmina nella scenografica “Terrazza dell’Infinito”, il cui panorama Gore Vidal ha definito “il più bello del mondo”.

Villa Rufolo
Era la residenza cittadina dei Rufolo, la più potente famiglia nobile ravellese, i cui esponenti ebbero la funzione di banchieri dei re angioini di Napoli (XIII-XIV sec.). La sua costruzione risale al XIII secolo. Nei giardini della villa si celebra ogni anno il Ravello Festival, dedicato a Richard Wagner.

Auditorium
Progettato dall'architetto brasiliano Oscar Niemeyer, una costruzione possente e leggera allo stesso tempo, ospita una sala da 400 posti dedicata a concerti ed eventi artistici.

Le spiagge

La frazione marinara di Ravello si chiama Castiglione e offre una piccola e incantevole spiaggia, circondata sui tre lati da un'alta scogliera. E’ una spiaggia sabbiosa, lunga oltre cento metri e profonda 25. Al centro ha uno stabilimento balneare mentre i due lati sono ad accesso libero. Essendo circondata dalle rocce perde il sole nel primo pomeriggio.

Coordinate

40"38',57 N 14"36',42 E

Curiosità

Nell'ultimo secolo quasi tutti i meravigliosi Palazzi fondati delle antiche famiglie ravellesi sono divenuti alberghi. Tra questi ricordiamo: Palazzo Rogadeo in Piazza Fontana, il più antico di Ravello, divenuto dapprima monastero agostiniano dall'XI al XIX secolo, e oggi sede dell'Hotel Bonadies. Palazzo Sasso, ora divenuto Palazzo Avino, adibito anch'esso a funzione alberghiera; Palazzo Confalone, oggi divenuto Hotel Palumbo; Palazzo (villa) Rufolo in Piazza Duomo, famoso per i suoi giardini, dove dimorava la più importante e potente famiglia di Ravello.

Tab 12

Vietri sul mare

Vietri sul Mare, è la capitale indiscussa della ceramica artistica. L'arte della fabbricazione della ceramica risale a tempi antichissimi e si è perfezionata nel tempo fino alla produzione di oggetti che sono degli autentici capolavori, apprezzati in tutto il mondo. L'abitato della marina è dominato dalla cinquecentesca Cupola della Chiesa di San Giovanni Battista, rivestita da centinaia di "scandole", maioliche a forma di pesce di tre colori: giallo, verde e azzurro. L'UNESCO ha dichiarato dal 1997 Vietri sul Mare (insieme agli altri paesi della costiera amalfitana) Patrimonio dell'umanità.


La storia

Vietri sul Mare è conosciuta sin dall'antichità come insediamento costiero etrusco. Successivamente il sito fu occupato dai Sanniti, dai Lucani e poi dagli antichi Romani. Come tutti i comuni costieri dovette fronteggiare i pirati saraceni e di quel periodo tormentato resta la torre di avvistamento sita nella frazione di Marina.
La sua storia fino al 1806 è stata associata a quella di Cava de' Tirreni di cui era frazione, essendo la Marina di Vietri, usata dai monaci della Badia come porto per gli scambi commerciali. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Salerno. Nel 1944, quando Salerno fu capitale d'Italia per alcuni mesi, il Re Vittorio Emanuele III alloggiò nella vicina Villa Guariglia, sita in frazione Raito. La cittadina fu molto danneggiata dallo sbarco alleato (Sbarco a Salerno) nel settembre 1943 e dall'alluvione del 1954, ma si è ripresa economicamente ed attualmente vanta uno dei redditi più alti della Campania.

Da vedere

La Fabbrica di ceramiche Solimene
Realizzata dall'architetto Paolo Soleri sul modello del Guggenheim Museum di New York. L’'interno racchiude una vasta collezione di ceramiche contemporanee.

Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista
E’ il maggior edificio religioso di Vietri. Eretta nel XVII, dedicata al patrono cittadino, si presenta a croce latina, con un'unica navata; al suo interno custodisce importanti opere d'arte.

Museo Provinciale della Ceramica
Inaugurato nel 1981 e ospitato all'interno del complesso di Villa Guariglia a Raito, fastosa residenza estiva di Raffaele Guariglia, ambasciatore d'Italia dell'Ordine di Malta, nonchè ministro degli Esteri del primo governo Badoglio.

Museo "Manuel Cargaleiro"
Nato nel 2003 grazie a un progetto della Provincia di Salerno e dell'artista portoghese Manuel Cargaleiro, il Museo ospita all'interno opere di artisti provenienti da tutti i paesi del Mediterraneo.

Le spiagge

La Baia
E’ una delle poche spiagge di sabbia della Costiera Amalfitana, oltre ad essere una delle più lunghe (ben 400 metri).

La Crespella
Una spiaggia sovrastata da una torre di origine cinquecentesca e affacciata sui Due Fratelli, i piccoli Faraglioni di Vietri sul Mare.

Marina di Vietri
Spiaggia nata, in una notte, dall'alluvione che nel 1954 si abbatté su tutta la fascia costiera da Vietri a Minori. Fango e detriti fecero avanzare la spiaggia di circa 100 metri creando un fondo sabbioso prima inesistente. Oggi la spiaggia è divisa in due dal fiume Bonea.

Marina di Albori
Albori, considerata uno dei più bei borghi d'Italia, è una frazione di Vietri. Si trova in collina ed ha una piccola marina collegata da impervi sentieri di campagna.

Coordinate

40"40',12 N 14"43',35 E

Curiosità

Tra gli anni Venti e Quaranta del secolo scorso, molti tedeschi vennero richiamati a Vietri dal clima mite e dalla personalità di Richard Dolker, maestro delle Kunstwerbeschule di Stoccarda. Molto bravi nella chimica, "inventarono" dei colori per le ceramiche vietresi che sono oggi classificati come irripetibili, quali il giallo di Vietri. Il gusto neoromantico della colonia di artisti tedeschi rese celebre la figura dell'asinello, il "ciucciariello”, che da allora è il decoro ceramico più venduto.